Catania
Se pensate che sia necessario recepire
il perché del tutto ed il perché del nulla,
allora è altrettanto necessario acquisire nozioni sulla Catania
fondata ed amata dai Calcidesi nel 729 a.C. .
Città, espressione di una cromia di grigi, dovuta alla forte presenza della lava che per ben sette volte, nel tentativo di renderla invisibile, le ha donato la forza nel XVIII secolo di rinascere espressione del miglior Barocco.
Forte nel carattere, mite ed ospitale ti accoglie nel suo salotto buono, l’infinita via Etnea, che dal mare ti porta alle bocche del cratere con un crescendo di sensazione uniche ed indimenticabili.
Poi ti permette di entrare nel suo privato, nella quotidianità, condividendo i suoi ineguagliabili mercati : quello del lune – oggi chiamato fiera – e quello affascinante intriso di una umanità locale, dove le speranze divengono vita, il mercato del pesce.
In religioso silenzio, per mano ti accompagna in piazza Stesicoro, offrendoti uno scorcio sulla prestigiosa piazza dell’Università e l’imponente piazza del Duomo ove ti attende il maestoso elefante, simbolo della città.
Non nasconde le sue antiche superstizioni ed i suoi riti derivanti da quel paganesimo oggi sfociato in una religiosità quasi integralista di cui ne è espressione la festa di Sant’Agata.
Tutto ciò accompagnato dalle celebri sinfonie operistiche del suo figlio prediletto Vincenzo Bellini.
Prima di lasciare la città girati almeno due volte e porterai con te un sogno.