Messina
Come il sapiente di Elea, con il suo proemio ad esametri sulla natura
ci invita ad un viaggio ideale ed ideologico,
portato dalle figlie del sole al cospetto della dea,
la quale lo conduce là dove si bipartisce la via della luce
e la via della notte più profonda,
la via della verità vera, dell’essere, unico indivisibile innato, immortale, immutabile,
aprendo la dimensione luminosa dove la nostra civiltà è sorta
ed è andata sviluppandosi.
ci invita ad un viaggio ideale ed ideologico,
portato dalle figlie del sole al cospetto della dea,
la quale lo conduce là dove si bipartisce la via della luce
e la via della notte più profonda,
la via della verità vera, dell’essere, unico indivisibile innato, immortale, immutabile,
aprendo la dimensione luminosa dove la nostra civiltà è sorta
ed è andata sviluppandosi.
Così la nostra avventura ci vede ripercorrere le due vie, i due mari lo Ionio a est e il Tirreno a nord, per giungere là dove oltrepassata la porta è Capo Peloro ove, contrapposta a tutto ciò che è razionale padrona dei venti sorge Zancle, Messana.
Non è diverso il moto dell’animo che si manifesta, i suoi aspetti, le sue strutture, il suo far emergere curiosità dalle acque che si concedono al traghettar di genti dai continenti.
Della sua maestosità, sono le vestigia a memoria del contendere il primato alla sorella Palermo fra il tardo medioevo e la metà del XVII secolo.
Sfregiata dalla natura in un percorso senza uguali, la vede vittima di un primo terremoto nel 1783, lasciando solo l’ombra di quell’ambiente proiettato ad una maestosità dovuta, per cancellare quest’ultima nel secondo terremoto avvenuto senza pari nel 1908.
Iniziando, e non poteva essere altrimenti, a far rinascere se stessa nel 1912, seppur del trascorso rimangono a memoria: la Cattedrale, consacrata dopo circa un secolo di costruzione dall’imperatore tedesco Enrico VI, la fontana del Nettuno, la fontana di Orione, la chiesa di S. Maria Annunziata dei Catalani e la statua in bronzo di Giovanni d’Austria, tutto è pieno ugualmente di luce, storia ed immenso sentimento che le impone esser la porta che ci conduce al di là del tempo.